A Natale? Faccio subito con batch cooking e meal prep!
Il periodo che precede il Natale è forse il più incasinato e frenetico dell’anno perché bisogna pensare ad addobbare la casa, ai regali da comprare e al pranzo di Natale. Ma come si fa ad organizzare il pranzo di Natale senza stressarsi, soprattutto se si lavora fino al 24 Dicembre?
Ecco che ci viene in aiuto la tecnica del batch cooking, termine inglese che significa “cucina in serie”.
Più precisamente questa tecnica consiste nel cucinare una volta alla settimana, al massimo due, tutto quello che serve per i piatti che si è deciso di consumare nei giorni successivi. Si impostano, quindi, tutte le preparazioni di base per poi conservarle in frigorifero o in freezer e utilizzarle in seguito.
La pianificazione dei pasti è da sempre un metodo efficace che consente di fare la spesa in maniera intelligente, risparmiare denaro, perché si compra solo ciò che serve, ed evitare gli sprechi alimentari. Se non avete mai provato questa tecnica potreste iniziare dal Natale.
Mai come in questo caso è utile programmare in anticipo quello che si intende cucinare e avviare il più possibile sia la spesa che la preparazione. In genere dieci giorni prima faccio la spesa e stabilisco un giorno o al massimo due in cui cucino quello che posso anticipare.
Il mio menù per il pranzo del 25 Dicembre è a base di carne e prevede un aperitivo con un Danubio salato a forma di albero, a seguire una crostata di tagliatelle con ragù bolognese, piselli e besciamella e un arrosto di maiale. Tutte queste preparazioni possono essere anticipate.
Piccola premessa: poiché sarà necessario congelare le preparazioni dovrete liberare nel freezer lo spazio sufficiente a contenere una pirofila, due contenitori di vetro, uno più grande e uno piccolo, e un Danubio a forma di piccolo albero avvolto nella pellicola per alimenti.
Iniziamo dal Danubio albero di Natale: preparo l’impasto e lo cucino e, una volta che si è raffreddato per bene, lo avvolgo completamente con la pellicola trasparente e lo metto in freezer. La sera del 24 dicembre lo tiro fuori, tolgo la pellicola e lo lascio scongelare a temperatura ambiente appoggiandolo su una gratella (se non l’avete potete usare le griglie del piano cottura). Il giorno di Natale, poco prima di servirlo, lo riscaldo nel forno ad una temperatura di 70-80 gradi per 15-20 minuti (si può eseguire questa operazione anche con un forno a microonde).
Allo stesso modo procedo per la crostata di tagliatelle. Qui la preparazione è più lunga perché bisogna cucinare il ragù alla bolognese, i piselli e la besciamella, oltre a tagliare a dadini il fior di latte (in genere i giorni in cui mi dedico alla cucina sono due). Una volta pronte queste cose, cuocio per 4 minuti la pasta e procedo all’assemblaggio in una pirofila di ceramica che andrà poi in forno. Lascio però la cottura per il giorno di Natale e, una volta coperta per bene con la pellicola per alimenti, ripongo la pirofila nel freezer. Sempre la sera precedente al giorno di Natale tiro fuori la crostata e lascio scongelare. Il giorno successivo dovrà cuore in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti.
Anticipo anche la cottura dell’arrosto, lo taglio a fette e lo sistemo in una contenitore di vetro con coperchio. A parte, in un contenitore più piccolo, sempre di vetro, verso il sughetto dell’arrosto. Aspetto che si raffreddi e congelo. Tiro via dal freezer la sera prima di utilizzarlo, scaldo bene il sugo di cottura, dispongo le fettine di arrosto in una pirofila da forno, le ricopro con il sugo ben caldo e metto per 10 minuti nel forno bollente spento.
In questo modo posso godermi il giorno di Natale senza dover passare ore in cucina.
Testo e ricette: Millegrammi di Donatella De Lella
Coordinamento editoriale: Flavia Giordano