Friuli: passaggio a Nord Est
“Il Friuli è un piccolo compendio dell’universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì”. Così Ippolito Nievo descriveva la mia terra di origine. Terra a cui sono molto legata e che spero appassioni sempre più persone, data la sua ricchezza culturale, storica, naturalistica … e ovviamente eno -gastronomica.
Diciamoci la verità, in pochi conoscono il Friuli-Venezia Giulia. E allora, venite con me, facciamo un breve tour.
Posta all’estremo Nord- est, confine fra civiltà diverse, l’area del Friuli-Venezia Giulia è sempre stata luogo di incontro e di scambio fra i popoli di cultura latina, tedesca e slava.
In un brevissimo spazio, consente un’esperienza naturalistica e paesaggistica unica: dalle grandi spiagge sabbiose e famose stazioni balneari passiamo all’affascinante paesaggio lagunare – dove ci sono dei parchi naturali davvero straordinari- alle riposanti colline coltivate a vigneti, fino alla neve ed alle stazioni sciistiche delle alte Alpi e Dolomiti Friulane.
Unico è il paesaggio del Carso: un altopiano roccioso calcareo che si estende lungo tutto il confine orientale. Il suo paesaggio è caratterizzato da un gran numero di doline, grotte, sentieri e falesie che si tuffano in verticale nelle acque del Mare Adriatico, per non parlare dello spettacolo mozzafiato ed emozionante del foliage autunnale, colorato dalle piante di sommacco.
La sua ricca e complessa storia si rispecchia in un variegato patrimonio architettonico e artistico dalle straordinarie testimonianze del mondo romano di Aquileia, ai piccoli borghi e ai castelli medievali del Friuli, fino a Trieste, città di atmosfera mitteleuropea.
Ma veniamo ai piaceri del palato. Il Friuli è famoso per i suoi cibi genuini: prosciutti e i formaggi, conosciuti in tutto il mondo, valorizzati da una cucina semplice, genuina e fondamentalmente “povera”, frutto dell’incontro della tradizione italiana con quella del mondo tedesco e slavo. Oltre al frico (ricetta che già conoscete), vi consiglio di assaggiare dei blecs, o dei cjarsòns carnici – primi piatti originali, nati per utilizzare in modo creativo quello che il territorio offre (erbe, frutta, funghi), e per non sprecare assolutamente nulla.
Il Friuli Venezia Giulia è infine una vera e propria terra promessa per gli enoturisti. Terra di grandi vini bianchi con otto zone DOC (Denominazione d’Origine Controllata), tre zone DOCG (a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita), conta oltre 1500 cantine incastonate in luoghi unici.
Ho dimenticato qualcosa? Ah sì, la famosa grappa friulana! Un fine pasto ideale, soprattutto con la gubana friulana!
Che dire, non vi resta che fare un passaggio a Nord est, perché “Cui sudôrs de furlanie vin, polente e ligrie!” (“Con le fatiche dei friulani, vino, polenta e allegria” – nella lingua ladina del luogo)
Vorrei ringraziare Manuela Furia per il supporto nella stesura delle ricette dei cjarsòns e della gubana.
Testo, foto e ricette: Alessandra Petrei
Coordinamento editoriale: Flavia Giordano