Vanna: la cucina è come un campo da gioco, e fa emergere chi siamo veramente
“Mamma Vanna” vive a Bari ed è la mamma di tre figli maschi: Antonio, Michele e Gianfranco. “E adesso sono anche nonna di una splendida nipotina”, tiene a precisare. “È stato piuttosto impegnativo essere l’unica donna di casa – sorride Vanna – ma i miei figli sono lo scopo della mia vita e quando erano piccoli li chiamavo “adorabili canaglie”.
La vita di Vanna è divisa in due: fino a 23 anni, studentessa modello, giocatrice di tennis, insomma la classica ragazza tutta casa, scuola e sport. Poi alcuni amici comuni le hanno presentato quello che solo dopo 6 mesi sarebbe diventato suo marito, un amore a prima vista e il grande amore della vita.
“Dopo poco sarebbe dovuto andare in Venezuela per lavoro, e quindi ci siamo sposati e io sono partita con lui”. Così, a 24 anni Vanna di trova a essere “mamma, moglie e cuoca… nella foresta amazzonica!!”
Cuoca di punto in bianco, quindi. Ma Vanna fa riferimento a due grandi maestre. “Ho avuto una nonna e una mamma che sono eccezionali cuoche, io da ragazza le osservavo cucinare (era l’unica cosa che mi permettevano di fare perché a cucinare pensavano loro: io dovevo studiare!) e ho quindi captato movimenti e tecniche e ho imparato osservando. Poi, io adoro cucinare, per cui il resto viene da sé. Senza contare il fatto che la fortuna di avere tre figli maschi, buone forchette, ha fatto in modo che io potessi fare pratica e avere anche tante soddisfazioni!”
Tre buone forchette
Se mio figlio Antonio fosse una ricetta sarebbe un classico piatto di spaghetti aglio e olio ripassati nella padella di alluminio; Michele sarebbe certamente un piatto a base di pesce; mentre Gianfranco, il più piccolo e il più esigente, è il mio critico gastronomico, gli piace quando faccio qualcosa di creativo o sperimento degli abbinamenti particolari, insomma gli piace essere stupito con delle novità e combinazioni originali.
I dolci sono la mia passione
“Ma anche la cosa che all’inizio era più facile da fare per me perché seguivo le dosi: i primi tempi il mio problema erano proprio le dosi. Replicavo quelle della nonna e della mamma che avevano famiglie numerose e sempre ospiti a tavola, ma facevo sempre troppo… così ho dovuto imparare a ritarare le quantità.” Sono i dolci il fiore all’occhiello di Vanna: “ mi sono esercitata e divertita con i miei figli quando erano bambini, quando a ogni compleanno c’era un tema da seguire e io mi sbizzarrivo. Anche se ho sempre amato le cose semplici”
Lavorare con lentezza
Io faccio la crema in casa, lenta senza scorciatoie. Anche la besciamella non la compro ma la faccio io, sul fornello a fuoco lento, mescolando in continuazione. Mettendoci il tempo che serve. Prima o poi tutto si compie.
Per una pugliese la pasta è fondamentale, noi usiamo molto le verdure, qualsiasi cosa abbiamo in frigorifero la adattiamo per farla diventare un sugo per la pasta.
Gli ingredienti che non mancano mai nella mia cucina, sono la farina e la pasta. Quello che mi dà più soddisfazione, capace di salvare una cena anche all’ultimo momento sono senza dubbio le uova, perché sono versatili e si prestano a frittate, tortini e tanto altro.
Le doti più importanti che deve avere chi, come me, cucina tutti giorni penso siano il metodo e l’organizzazione, una dispensa attrezzata e un frigorifero pieno di prodotti freschi e soprattutto di stagione. Se hai metodo e organizzazione, bastano pochi minuti per preparare una cena e quando è il momento non si perde tempo a pensare.
La cucina è come un campo da gioco sul campo viene fuori il carattere, con pregi e difetti, di ognuno di noi.
“In cucina ho imparato che nella vita serve sempre un piano B, ma anche un piano C… Di disastri se ne fanno, ma si risolvono: non mi sono mai arresa e ho sempre trovato una soluzione.”