Vi è piaciuto il primo assaggio di cucina coreana preparato la scorsa settimana da Rosso Rubinian? Non lo avete ancora letto? Recuperatelo subito qui, prima di procedere con la seconda tappa alla scoperta di una delle cucine più antiche dell'Asia, fra prodotti e piatti tradizionali.
Buona lettura!
I “Banchen” sono contorni e ne esistono parecchie varietà, accompagnano tutti i pasti e vengono messi al centro della tavola: sono da condividere con gli altri commensali.
I liquori “Sul” sono le bevande alcoliche coreane, vengono preparate facendo fermentare diversi tipi di cereali. Il liquori tradizionali variano a seconda delle stagioni e della regione. Vi parlo del Makgeolli, un liquore di riso dal colore bianco e dal sapore delicato che va bevuto freddo. La sua gradazione alcolica è bassa (6° circa) e si accompagna bene con le frittelle come il “kimchi jeon” (ricetta qui).
I “Tteok” sono dolci di riso che non mancano mai in occasioni come: il raggiungimento dell’età adulta, matrimoni , funerali e riti ecclesiastici. Un esempio sono i “Sirutteok”, a base di farina di riso glutinoso e fagioli rossi schiacciati, cotti al vapore.
Andiamo a scoprire i piatti dello street food: lungo le strade si possono gustare i più popolari piatti coreani in carretti chiamati “Pojang macha”.
Uno di questi piatti è il “Gimbap” che sono degli involtini di riso in alga o anche il “Tteokbokki” (come questo in foto) è un piatto di gnocchi di riso piccante, con una parte dolce, molto comune nelle bancarelle di street food. Dicono che è un piatto che dà energia quando si è stanchi e sotto stress.
La cucina della corte reale è il culmine dei sapori, del fascino e della filosofia della cucina coreana. In questi tipi di preparazione non vengono usati odori forti, si preferisce esaltare il sapore naturale e delicato degli ingredienti, l’armonia dei colori e l’equilibrio degli elementi. Tutto è perfezione.
Il “Neobiani” sono fettine di manzo e marinate in salsa di soia, sono la versione “reale” del popolare “Bulgogi”. Queste fettine tagliate sottili sono di filetto o controfiletto di manzo, e vengono condite con salsa di soia, cipollotto, aglio, succo di pera “Nashi” e succo di zenzero. La carne viene fatta marinare per circa 20 minuti e cotta su una piastra e risulterà molto morbida e delicata.
Il galateo a tavola. A differenza della nostra cucina si portano in tavola numerosi piatti che vengono condivisi, tranne riso e le zuppe che sono piatti individuali ma altre portate come il “Jjigae” e “Jeongol” vengono posti al centro della tavola. Fondamentale è il rispetto degli altri, con particolare riguardo a gli anziani, la gratitudine verso chi ha preparato il pasto e il corretto uso dei bastoncini con il cucchiaio.
Andiamo a concludere il nostro racconto, aggiungendo che mangiare è uno di quei piaceri che in viaggio non possono mancare, perchè attraverso il cibo si assapora la storia e la cultura di un paese.
Grazie per aver viaggiato con me!
Rosso Rubinian
Testo e ricette: Rosso Rubinian
Coordinamento editoriale: Flavia Giordano
Foto copertina: tommy pixel da Pixabay