Nella vita serve un pizzico di coraggio, dice Giusy, cuoca domestica di origini pugliesi che vive a Ostia Antica con il marito e i tre figli. Una vita da assistente aeroportuale e poi la decisione di mollare tutto e seguire la passione per la cucina.

Sei anni fa, Giusy inizia a tenere un blog di ricette. Contemporaneamente lavora come assistente di terra in aeroporto e si dedica alla sua famiglia: il marito Roberto, e i figli Gaia di otto anni, Luca di sei anni e Sara di un anno e mezzo. “Ho iniziato a cucinare quando sono andata a vivere da sola, poi da quando sono nati i miei figli mi ci sono dedicata con metodo e ho iniziato anche a studiare di più la materia, sia dal punto di vista della cucina che dell’alimentazione. Quando vuoi far mangiare bene la tua famiglia, ti ci applichi di più e con più motivazione.”

Se mio marito fosse un piatto sarebbe uno spaghetto con le cozze: è barese come me e ama il pesce! Mio figlio Luca, se fosse un piatto, sarebbe un bel piatto di pasta al sugo: classico e concreto. Mia figlia Gaia, che ha 8 anni, adora la carne per cui sarebbe un arrosticino, la piccola Sara è una frittella.. Io? Io sono una torta al cioccolato.

La passione è diventata un lavoro, e io oggi sono la cuoca dell’asilo

Dopo la nascita della piccola Sara, Giusy sente maturare sempre più dentro se stessa la decisione di lasciare il suo lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla famiglia e alla sua passione per la cucina. Così, prende il coraggio a due mani e si licenzia dopo 20 anni passati a lavorare in aeroporto.

“Sono stata fortunata – dice – perché ho trovato subito un altro lavoro e ho iniziato a cucinare in un asilo. L’asilo dove sono andati i miei bimbi”. Giusy è felicissima della sua scelta e orgogliosa di aver avuto il coraggio necessario per farlo: “Adesso riesco a conciliare il mio lavoro con vita familiare. Con calma posso occuparmi dei miei tre figli, accompagnarli a scuola e iniziare a lavorare. Prima mi era impossibile per via dei turni. La prima cosa che preparo in cucina ogni giorno? Scaldo il latte! La mattina ci svegliamo alle sette e poi facciamo colazione tutti insieme. E poi la nostra giornata comincia.”

L’asilo nel bosco

Si tratta di un asilo speciale, racconta Giusy, una realtà di outdoor education organizzata e gestita da una comunità di genitori. L’asilo nel bosco si trova nella campagna di Ostia Antica, in un luogo circondato da campi e da boschi e basa il suo approccio sull’educazione all’aria aperta, per riappropriarsi del rapporto con la natura e stimolare nei bimbi la fantasia, l’immaginazione e la creatività. Un progetto in cui tutto è pensato e rivolto alla sostenibilità, per esempio con l’attenzione ai materiali - tutti gli arredi sono costruiti con materiali di recupero – con il non uso di giocattoli di plastica preconfezionati ma piuttosto con l’utilizzo si giochi realizzati con pezzetti di legno, cartone, bambole di stoffa, tappi di sughero, o altro. Va da sé che anche il cibo è una parte fondamentale del percorso educativo, e Giusy si impegna non solo a preparare cose buone, ma anche genuine e naturali. Lei si occupa quindi del pranzo giornaliero di 60 bambini.

Prima di tutto, la spesa

Molto prima di far sfrigolare il burro in padella, prima di mettere la pentola sul fuoco e di apparecchiare la tavola, la cucina di Giusy inizia già al momento di fare la spesa. “Il martedì è il mio giorno libero e ne approfitto per andare dai miei fornitori di fiducia: c’è il fruttarolo che ha la sua azienda agricola dal quale acquisto frutta e verdure freschissime; come pure ho il mio fornitore di uova e di carne. Insomma, cerco di fare la spesa in maniera intelligente ed evito il più possibile la grande distribuzione in favore di piccoli produttori e artigiani locali”.

La mia cucina ha uno stile semplice, però è il risultato della vita che ho vissuto fino ad oggi. C’è molto della mia tradizione e delle mie radici pugliesi, degli insegnamenti di mia madre ma ci sono anche influenze e contaminazioni frutto dei tanti viaggi che ho fatto – in Oriente, per esempio - e dei periodi che ho vissuto all’estero, in Francia e in Inghilterra. Da brava barese, adoro cucinare il pesce, e il riso patate e cozze è certamente un piatto che mi rappresenta. Così come una buona frolla, dal momento che ho la passione per la pasticceria. Amo le verdure, in ogni forma. E il pesto: non solo il classico genovese, ma io faccio pesti con tutto! Nella sua cucina c’è uno scaffale dedicato ai libri, soprattutto di pasticceria, ma le pagine che più la ispirano sono quelle del ricettario della mamma “un must”- dice Giusy.

Senza verdure mi sento vuota: sono la mia fonte di ispirazione.

Trovandomi a dover cucinare per tanti bambini (sia a casa che al lavoro), ho elaborato una serie di ricette che piacciono particolarmente ai più piccoli e che al tempo stesso sono semplici e creative. Specialmente le verdure, che io amo e sono un ingrediente fondamentale della mia cucina. Riesco a farle mangiare anche ai bambini, per esempio, facendo il pesto con gli spinaci o la bieta oppure polpettine di fagioli o lenticchie, creme di cavoli o broccoli.

In cucina, stacco la spina

Da quando lavoro come cuoca dell’asilo, ho scoperto che cucinare oltre a essere una passione ha anche un vero e proprio effetto benefico su di me. A casa, quando cucino, sono sempre in situazioni abbastanza complicate perché ho i bambini da gestire che magari litigano tra di loro, giocano o vogliono la mia attenzione. Invece, al lavoro, sono sola e riesco a dedicarmi completamente e totalmente a cucinare e godo dell’effetto che ha su di me: sento gli odori e i profumi degli ingredienti, mentre taglio le verdure sono concentrata e mi fa sentire bene. Come tutte le attività manuali, cucinare mi impone di essere presente a me stessa, e così stacco la spina.

La voglia di condividere

Giusy inizia a scrivere ricette e a tenere un blog perché c’era sempre qualcuno – tra gli amici o in famiglia – che le chiedeva la ricetta di una delle sue deliziose torte. Man mano si dedica sempre di più a questa attività, unendo la passione per la cucina a quella per la fotografia del cibo. Scrivere ricette è un’attività che richiede tantissimo impegno – dice Giusy – specie perché a volte io cucino “a occhio” e invece devo sforzarmi a pesare tutti gli ingredienti e descrivere ogni singolo passaggio.

Piccole idee, grandi soddisfazioni

La creatività nella cucina quotidiana è più evidente non in piatti esotici o sperimentazioni, ma piuttosto in piccoli cambiamenti e lievi variazioni o trovate originali e semplici che consentono di fare propria una ricetta. Giusy è un fiume in piena di idee furbe per preparare cibi semplici, veloci, belli da vedere e buoni da mangiare. “Una cosa che piace moltissimo ai miei figli sono le cotolette di melanzana. Se hai due melanzane nel frigo, e non sai come usarle, ti consiglio di tagliarle in sezioni, passarle nell’uovo e nel pangrattato e friggerle! Facilissime e davvero gustose, si preparano in pochi minuti. Ancora: il riso al forno. Io uso riso lessato o avanzato e aggiungo quello che ho in frigorifero, verdure, piselli, uova e formaggio. Poi lo passo al forno e ne esce una specie di timballo che mette tutti d’accordo. Oppure faccio i crostini di polenta: taglio una fetta spessa, la ricopro di formaggio o altro e via in forno. Un’altra idea molto apprezzata sono i cestini di pan carrè. Prendo le fette di pane e le schiaccio nella teglia per muffin a formare dei veri e propri cestini, li riempio con salumi e formaggio, oppure pomodoro e mozzarella, o verdure. E poi li metto in forno qualche minuto.

La fantasia è l’ingrediente fondamentale per la cucina di tutti i giorni

Vietato cadere nella routine, altrimenti la cucina diventa noiosa, per tutti. A casa mia cucino solo io, mio marito non ci pensa proprio, per cui devo avere tanta fantasia per mettere ogni sera in tavola qualcosa di invitante, buono e nuovo. Per fortuna, oltre alla fantasia, non mi manca la capacità di improvvisazione e anche con pochi ingredienti riesco subito a inventarmi qualcosa. Sicuramente una mamma o comunque chi deve occuparsi di una famiglia numerosa questa cosa la impara.