Marialuisa Di Ilio raccoglie ogni giorno piccole sfide per imparare e migliorarsi in cucina: per se stessa prima di tutto, e poi anche per Sandro. Cucinare guardando il mare sulla Costa dei Trabocchi è ancora più bello.

È nata in Abruzzo in una tenuta in campagna tra filari di Montepulciano da una famiglia di viticoltori, ora vive sulla Costa dei Trabocchi e pensa di essere molto fortunata ad avere il mare davanti e alle spalle la Majella e il Gran Sasso. Anche di un’altra fortuna si sente privilegiata: quella di aver conosciuto l’amore della sua vita. “Sandro è la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la vita. Ci siamo conosciuti per caso grazie a un social network. Io ero reduce da varie delusioni sentimentali e avevo quasi perso la speranza. È bastato poco per far scattare la scintilla, ci siamo messi insieme in ottobre del 2017 e ora da poco più di un anno conviviamo. Vogliamo mettere su famiglia, è un progetto che abbiamo in mente entrambi sin da subito”.

Da piccola mi piaceva aiutare la mamma e la nonna a preparare i dolci. Per esempio quelli tipici abruzzesi delle festività, come i cuori di Pasqua, rivestiti da una ganache di cioccolato fondente e dentro mandorle, scorza di arancia e limone. Avevano la forma di cuore, o di cavallo o di pupe.

Le ricette tradizionali abruzzesi abbondano di ingredienti, io amo le pallotte cacio e ova, gli arrosticini, il brodetto alla vastese e anche pizz e foje (pizza e foglie), un piatto tipico a base di farina di mais e misto di verdure, con aggiunta di peperoncino e alici.

Cucinare tutti i giorni è stupendo

Finalmente ho una cucina tutta mia, che spartisco con Sandro perché a volte prepara lui. Ieri per esempio ha fatto gli spaghetti aglio, olio e peperoncino. Certe volte prepara la piadina, che ha imparato a fare quando studiava all’università a Bologna, e ha insegnato anche a me a farla.

La passione ce l’ho da sempre, si è consolidata grazie all’amore e alla voglia di conoscenza. Mi ha certamente aiutata un’esperienza di lavoro che ho fatto in passato per un’azienda che commercializzava frutta secca e spezie: lì ho imparato a conoscere e sapere usare la curcuma, il cumino, il coriandolo, i diversi tipi di riso e legumi.

La passione è innata ma non l’avevo mai approfondita e supportata da conoscenze specifiche, ma si è trasformata in approfondimento continuo e voglia di conoscere. Cucinando si acquisiscono tante conoscenze, e non si finisce mai di imparare. Il bello è che se sbagli puoi trarre esempio dai tuoi errori per migliorare. La cucina è un esperimento continuo. La cucina è anche cultura, grazie a Cookpad, per esempio, ho avuto modo di conoscere alcuni piatti di paesi lontani di cui non sapevo l’esistenza e questo è un modo per accrescere le proprie conoscenze.

La differenza tra me e lui

Io amo il dolce, lui il salato. Io sono golosa di torte dolci, lui di torte salate. Proprio ieri pomeriggio ho preparato una torta con la ricotta e il cioccolato fondente, gli è piaciuto moltissimo ma se avessi cucinato una torta salata con patate, salsiccia e formaggio, i suoi occhi sarebbero diventati a forma di cuore. Mi piace prenderlo per la gola.

Quotidianamente preparo cose semplici e leggere, mentre nel fine settimana ci piace mangiare qualcosa di più. Per esempio, amiamo molto le zucchine e le usiamo nel risotto, oppure condiamo la pasta con anche la pancetta affumicata e la paprika.

Cucinare è costruire

La cosa che mi affascina di più della cucina è il suo essere un esperimento continuo. Vedere gli ingredienti che si trasformano: si parte dalle polveri – la farina, lo zucchero, il lievito – per realizzare qualcosa che cambia forma e sapore. È la materia che si trasforma e questo per me è una soddisfazione interiore grandissima. Un po’ come quando da bambini costruivamo i castelli di sabbia sulla spiaggia. I miei prossimi esperimenti saranno per imparare a fare la pasta fresca e il pane fatto in casa.

Come sto imparando a cucinare

Lo ammetto, ho molto ancora da imparare – dice Marialuisa che alcune volte ricorre alla mamma (come per la marmellata o il pesto, che la madre fa usando le mandorle al posto dei pinoli). Ma la buona volontà non le manca. Soprattutto la curiosità e l’umiltà che si possa imparare dagli altri: un aiuto arriva dai social, per esempio, e da Internet che è un bacino inesauribile di informazioni. Molti trenta-quarantenni imparano a cucinare in tarda età, trovandosi nella necessità, e sono sguarniti della conoscenza delle preparazioni di base perché le generazioni precedenti le hanno date per scontate. Perciò capita di approcciarsi a piatti storici della nostra cucina, con troppa cautela. E invece per imparare bisogna provare, senza paura. Questo è il pensiero di Maria Luisa.

Nella vita, e in cucina, i problemi hanno sempre una soluzione

Nella cucina ho imparato – e mi è servito anche nella vita – che c’è una soluzione per tutto, basta continuare a sperimentare. Bisogna provare e riprovare, procedere per tentativi ed errori alla ricerca del risultato desiderato. La cucina è anche una grande scuola di problem solving, racconta Maria Luisa: per esempio, se hai ospiti che arrivano all’improvviso e devi preparare la cena, o sei invitata all’ultimo momento e devi portare qualcosa da mangiare. Che si fa? Dall’esigenza nasce la soluzione. Se ho poco tempo faccio una torta salata, semplice e veloce. Quando voglio fare un figurone preparo una torta all’arancia con crema pasticcera. La ricetta non è mia, l’ho trovata su Cookpad e ho fatto un cooksnap!

Cogliere l’occasione di apprendere, ogni giorno

Cucinare è soprattutto un atto d’amore, io ci metto tutta l’anima e mi si riempie il cuore. Non serve fare cose complicate, anche quando fai una semplice insalata ti puoi impegnare per aggiungere un ingrediente insolito, e così una cosa apparentemente banale diventa speciale, e questo ti arricchisce. La cucina è anche una grande fonte e occasione di conoscenza. E lo può essere anche nel quotidiano, a partire dai piatti più immediati e familiari. Una pasta al burro può diventare qualcosa di grande se mentre la prepari ti interroghi su quello che stai facendo e su come lo stai facendo, su come puoi migliorarlo o sul perché si è sempre fatto così. Tenere accesa la curiosità e la voglia di imparare è il modo per non annoiarsi mai.

Ultimamente Sandro si è appassionato al mondo dell’apicoltura e siamo in attesa delle prime produzioni per poter usare il suo miele, a colazione sulle fette biscottate oppure nei dolci. Non vedo l’ora di iniziare a sperimentare ancora.