Mariaelena ha 26 anni e vive in provincia di Milano, un lavoro da impiegata e la passione per la cucina nata in famiglia e perfezionata in tante esperienze lavorative nel settore della ristorazione: nella sua cucina si mescolano la tradizione italiana, quella rumena e venezuelana. Con qualche trucchetto imparato dai propri errori.
“I miei genitori si sono conosciuti in un ristorante e hanno sempre lavorato nel settore della ristorazione – racconta Mariaelena - Io stessa, una volta finiti gli studi, ho iniziato con primi lavori in bar, ristoranti o pasticcerie; Oggi cucino per passione, per me e il mio compagno. Tra i miei maestri di cucina c’è sicuramente mio padre, è con lui che ho fatto esperienze nei ristoranti.
Mia madre è rumena, mio padre è nato in Venezuela e anche se la mia è una cucina principalmente italiana, a volte preparo qualche cucina etnica. Per Natale, per esempio, ho fatto due ricette: i sarmale che sono un piatto tipico rumeno fatto di involtini di verza ripieni di riso e carne; e il pan de jamon venezuelano, una pagnotta con aggiunta di prosciutto e bacon, olive e uvetta.
Amo molto la cucina italiana da Nord a Sud
Quando cucino piatto italiani sono molto fedele alla tradizione, e mi piacciono i classici come la carbonara, l’orecchia d’elefante (la cotoletta alla milanese), o il risotto. Ecco, il riso è la mia bacchetta magica in cucina, faccio sempre il risotto in tutte le sue versioni è proprio il mio pallino. Il segreto per fare un buonissimo risotto? Mantenere la cottura al dente e mantecarlo sempre.
La mia cucina di febbraio
Tendenzialmente cucino piatti di stagione, per esempio se devo fare il risotto in febbraio lo faccio con carciofi o con cavolfiore, o comunque verdure invernali. A febbraio c’è il Carnevale e da tradizione faccio sempre qualcosa di fritto, ma non ho ancora pensato a cosa…
Chi cucina tutti i giorni deve essere fondamentalmente molto creativo: bisogna inventarsi qualcosa di nuovo per non ripetersi. Io mi sono organizzata stendendo un menù bisettimanale, cosa che forse mi deriva dall’esperienza di lavoro nei ristoranti, così da un lato organizzo la spesa senza rischiare di comprare cibi in più che poi tocca buttare e dall’altro lato ho sott’occhio i piatti che preparo e riesco a cucinare sempre cose diverse.
In cucina ho imparato e affinato la dote della coordinazione
Quando cucini più piatti contemporaneamente devi essere coordinato e stare attento a tutto, scandire i tempi e dosare i gesti. Ciò mi è servito anche nella vita di ogni giorno, quando riesco contemporaneamente a far andare la lavatrice mentre nel frattempo stiro e sul fornello cuoce la pentola delle lenticchie.
In cucina Mariaelena ha imparato anche a non essere troppo critica con se stessa: “I primi tempi quando provavo a fare qualcosa di nuovo e non mi riusciva come mi aspettavo, mi criticavo molto”. Oggi è molto più tollerante, e si diverte anche di più: il bello della cucina è imparare dai propri errori e si può sempre sempre migliorare.
Dalle esperienze di lavoro nei ristoranti Mariaelena ha poi imparato un cosa tanto semplice quanto fondamentale…. “prima di portare in tavola un piatto, bisogna sempre assaggiarlo”
Ricordo ancora quella volta in cui preparai un’insalata di cereali e quando il cliente l’assaggiò si lamentò perché non c’era il sale. Da quel giorno, assaggio sempre tutto!