La focaccia senza lievito e la frittata senza friggere
Il mio “semplice e buono in cucina” è la focaccia senza lievito. Quando ho poco tempo preparo questo impasto facilissimo e veloce. Servono 200 gr di farina tipo 1 e 150 gr di farina integrale, 1/2 bicchiere di olio di oliva, la stessa quantità di vino, 2/3 dita di latte, 1 pizzico di sale.
È una focaccia fatta con ingredienti semplici che in casa non possono mancare: da brava pugliese, l’olio buono non manca mai; la farina, idem: ne ho sempre e di varie tipologie, mai troppo raffinate; anche il vino è un ingrediente che io uso spesso e volentieri in cucina, e quindi non ne faccio a meno: lo aggiungo nel soffritto o nelle verdure stufate.
Dunque, per la mia focaccia impasto gli ingredienti e faccio riposare intanto che il forno si scalda. Nel frattempo farcisco la focaccia con gli ingredienti che ho in frigorifero e improvviso un ripieno di verdure, cipolle o altro. Questa mattina, per esempio, ho comprato le cime di rapa, pensando proprio a come avrei potuto farcire la focaccia una delle prossime sere in cui non mi sono organizzata nient’altro e devo cucinare qualcosa di semplice, buono e veloce.
Cuocio in forno a 200 gradi per una ventina di minuti e così in poco più di mezz’ora ho improvvisato una cena che è molto soddisfacente, anche troppo!
Un altro piatto “semplice e buono” è la frittata con quello che c’è in frigorifero, ma senza friggere. Se ho spinaci o una zucchina rimasta, una patata o cipolla li grattugio finemente, insieme a formaggio e qualche rimanenza di affettati e uova. E poi, anziché la classica frittura in padella, la cucino nel forno perché è molto più leggera e più facile: in forno non la devi girare e quindi non si rompe. Dal punto di vista nutrizionale, poi, è un piatto unico perfetto.
La regola del fare senza
Per cucinare tutti i giorni con fantasia e creatività, serve avere la capacità di saper guardare dentro il frigorifero e, anche se non hai pensato bene alla spesa, riuscire ad abbinare gli alimenti che hai per creare qualcosa di buono e originale. Soprattutto imparare anche a fare senza. Sostituendo ingredienti con altri, inventando per necessità e cambiando le tradizioni definendone delle nuove.
Qualche giorno fa pensavo che mio marito non tornasse a casa a pranzo e quindi ero rilassata – non certo perché lui mi crei ansia, anzi, gli piace tutto quello che cucino, ma a me piace sempre stupirlo. Dunque pensavo di non dover cucinare, quando all’improvviso Giancarlo si presenta a casa per pranzo. Guardo in cucina e trovo: mezzo cavolo viola, una zucca e il pane. Mi è balenata l’idea di tagliare la zucca a cubetti, condirla con aglio e rosmarino e metterla in forno; ho tagliato il cavolo a listarelle, lo ho stufato, frullato e ne ho fatto una crema. Così è nata la mia vellutata di cavolo con cubetti di zucca e crostini di pane. Ho guarnito con una spolverata di pecorino romano.
In cucina bisogna sempre avere un piano B
“Il mio ingrediente salvifico è la scamorza: quando vado a fare la spesa compro sempre una scamorza bianca o una scamorza affumicata perché penso che potrei usarle il giorno in cui non so cosa fare”. È come avere sempre un piano B a disposizione.
Marcella è una creativa, ha studiato grafica, e libera la sua fantasia e immaginazione in cucina, soprattutto nei dolci. Molto attenta all’estetica, alle decorazioni e ai gusti non convenzionali, cucina tutti i giorni per quattro persone: lei, il marito e i due figli. “Ho ereditato la passione per la cucina da mia madre, ma sono autodidatta. Fondamentalmente mi piace mangiare e cucinare, e da qualche tempo anche condividere le mie ricette sui social. Mi piace anche tenere sotto controllo la linea e ho quindi imparato a cucinare con pochi grassi, con cotture semplici e mi sono appassionata al filone della cucina “healthy”, cercando di rendere ogni piatto appagante, sia al gusto che alla vista.
L'immaginazione è il mio ingrediente invisibile
“Mia madre mi ha insegnato che non si butta via niente e io non cucino mai qualcosa di nuovo se prima non ho consumato quello che ho in frigorifero”. Questa regola impone a Marcella di sperimentare abbinamenti e gusti e di sviluppare la sua immaginazione. “La cosa più importante che ho imparato in cucina è essere multitasking e mai farsi prendere dal panico: non mi spaventa arrivare all’ultimo momento prima del pasto e non sapere cosa cucinerò, io qualcosa a tavola lo metto sempre”.