Si definisce “casalinga incallita” e anche un po’ alchimista, Paola sparge creatività in ogni cosa che fa: dalle passeggiate mattutine per la raccolta delle erbe spontanee, alle idee sempre nuove per cucinare senza sprechi

Paola vive a Marino, sui Castelli Romani, ma ha origini siciliane. La sua giornata inizia di buon ora, sveglia i figli Nicolò e Carlo per la scuola, e poi si mette al lavoro. "Mio marito Maurizio, con il quale condivido tutto da 36 anni, per me è un punto fermo. Oltre a essere un marito è un amico e insieme a lui coltivo l’orto e gli ulivi dai quali ricaviamo il nostro olio".

Per Paola, la dote più importante di chi cucina tutti i giorni è quella di saper gestire la spesa. “Io faccio la lista, mi programmo settimanalmente quello che devo cucinare. Vado a istinto ma non butto nulla, e se ho cose in avanzo invento".

Uno degli insegnamenti più preziosi che ho imparato in cucina è proprio il recupero.

Ossia la capacità di riformulare una ricetta e ricrearla a mio modo usando gli avanzi del giorno precedente che ripropongo con una forma nuova, e lascio tutti sbalorditi.

Non ho pazienza per i lievitati, sono una persona risolutiva più che paziente, con i lievitati mi prende il panico… non ci dormo la notte!

La mia idea di ricetta a km zero è andare nell’orto, raccogliere le verdure di stagione e friggerle.  Mi basta uscire nel mio orto e trovare fiori di zucca, zucchine, melanzane  e prepararle in pastella con acqua e farina, in un attimo preparo un piatto gustoso che piace a tutti. Idem con le erbe spontanee: borragine fritta, foglie di salvia, foglie di basilico, foglie di menta, fiori di sambuco, e altre che sono disponibili a seconda della stagione.

Tutto quello che so sulle erbe selvatiche l’ho imparato da mia suocera che ha condiviso  con me  il suo sapere e gli insegnamenti di sua madre.

Ogni mattina, dopo aver sbrigato le faccende di casa, esco a camminare in mezzo alla natura e con l’occasione faccio anche raccolta di erbe spontanee. Cerco di fare sempre molta attenzione a non staccare le radici in modo tale che possano ricrescere, così come evito di prendere le piante più piccole, ancora in formazione, poiché l’infiorescenza si possa propagare di nuovo. Sto attenta a ricordarmi dove trovo ogni pianticella, in modo che l’anno successivo possa tornare lì a raccoglierla di nuovo.

Mi sento un po’ un’ alchimista, diciamo una scienziata pazza…

Il bottino dei miei raccolti in giro per la natura, sono erbe, bacche, frutti selvatici coi quali amo fare tante cose diverse: liquori, confetture, per esempio, che poi regalo ad amici e parenti. Mi piacciono le preparazioni che si conservano e con cui posso rendere speciale la mia tavola, durante i pranzi e le cene in famiglia. Mi diletto anche in preparazioni per la bellezza e la cura del corpo, naturalmente dopo essermi documentata ed aver testato i prodotti su di me. Ho fatto balsami e spray anti zanzare, disinfettanti per le mani. Insomma nel mio piccolo angolo di natura dove mi sento a mio agio, prendo ogni giorno spunto per creare e preparare nuove ricette, gastronomiche, di riciclo, di utilità e per la cura del  corpo.

Il mio consiglio per una ricetta primaverile, semplice ed economica, è a base di luppolo.

In questo momento nei campi si può raccogliere il luppolo selvatico, che è un germoglio rampicante che cresce spontaneo. Con il luppolo si può fare una gustosa frittata, oppure si può semplicemente sbollentare e poi condirci la pasta, senza bisogno di aggiungere grassi.

Io in cucina devo stare sola, ma cucino per amore

Mi sento realizzata in quanto so che lo sto facendo per la mia famiglia e non avendo avuto la fortuna di avere delle nonne, le mie tradizioni devo scoprirle da sola per poi lasciarle ai miei figli.