Vive a Firenze, a metà strada tra le sue origini tirolesi e quelle abruzzesi del marito. La sua cucina è il risultato di una fusione di tradizioni famigliari con un minimo comune denominatore: la pasta.

Sono arrivata a Firenze nel 1994 per caso e da allora non me ne sono più andata. Ho trovato un lavoro, un marito e ho avuto un figlio, Matteo. È proprio grazie a Matteo che ho iniziato a cucinare tutti i giorni: volevo essere certa di dare al mio bambino un cibo più genuino e controllato.

Così, da tirolese trapianta a Firenze, Claudia inizia a cucinare e la sua ispirazione arriva direttamente dalla famiglia. Ad insegnare a Claudia a cucinare sono state sua madre e sua suocera: entrambe, anche se in paesi distanti, con l’obiettivo di mettere in tavola alimenti sani e gustosi.

"Matteo ha nonni in Abruzzo e in Tirolo ed è cresciuto gastronomicamente con questi due poli: noi in mezzo, a Firenze, abbiamo unito e avvicinato queste due tradizioni gastronomiche che, a guardarle bene, non sono poi così tanto differenti. Soprattutto i piatti poveri o quelli di recupero si trova una certa affinità. Di certo, il cibo che tiene uniti questi due territori è la pasta. In Abruzzo fanno gli gnocchetti, in Tirolo si chiamano spatzel…"

Quando impasto chiudo la porta della cucina e stacco il cervello, penso solo alle belle forme che potrò dare alla mia pasta, e creo: orecchiette, pici, gnocchetti sardi, trofie.

Più che cucinare, Claudia adora “avere le mani in pasta”, e dare ad acqua e farina tante forme diverse. L’ingrediente che non manca mai nella mia dispensa sono farina, uova e pomodoro.

Ho una passione per il pomodoro, in tutte le sue forme, sin da quando sono bambina il mio piatto preferito è la pasta con la pommarola”. E, ancora pasta: “Il primo piatto che ho postato su Cookpad sono i gnocchetti sardi con il pesto”.

La creatività è ciò che mi attrae di più in cucina

Il cibo mi piace guardarlo ma non sono brava a fotografarlo e mi piacerebbe migliorare. Tra le cose che non so ancora fare, oltre alle foto, non so bene cucinare il pesce…perchè mi perdo a fare i primi, posso stare anche un’ora e mezza a fare le orecchiette…Mi appassiona anche decorare i dolci, lo faccio per i compleanni e le feste a tema.

Invito a cena fusion

Se dovessi cucinare un menu che riassume la mia cucina fusion preparerei come antipasto i crostini fiorentini con fegatini, come primo piatto una pasta corta come le orecchiette con un sugo rosso (la pasta in bianco non mi piace!) alla amatriciana, poi farei una schnitzel accompagnata da un’insalata di patate e per finire dei biscottini decorati.

La cucina mi ha insegnato a essere più precisa, non fare le cose veloce, veloce. Ad avere un progetto, seguirlo, avere un obiettivo da raggiungere e raggiungerlo.